Fiocco azzurro in casa Hippo Basket Salerno. La società del presidente Giosafat Frascino ha ricevuto dalla Federazione la convocazione dell’atleta Mauro Apetino in vista della Ludec Cup che si svolgerà a Porcari (provincia di Lucca). Nell’ambito del Progetto Academy Cup, 96 ragazzi nati nel 2010 provenienti da tutta Italia si confronteranno nel corso della manifestazione promossa dal Settore Squadre Nazionali della FIP con l’obiettivo di completare il lavoro di monitoraggio e selezione dei giovani giocatori in vista delle attività dell’Academy Camp Italia maschile di fine dicembre.
La Ludec Cup è in programma dal 5 all’8 dicembre 2024: gli atleti selezionati saranno suddivisi in 8 squadre da 12 giocatori ciascuno, ognuna delle quali sarà allenata da un coach e da un assistant coach individuati dal Settore Squadre Nazionali.
«La convocazione in nazionale di Mauro è per noi motivo di orgoglio e felicità – ha affermato il responsabile del Settore Giovanile della Hippo, Aldo Russo –, raccogliamo il frutto del lavoro di anni. Per me è la settima stagione qui e questo traguardo è merito di tutti gli allenatori che hanno lavorato per contribuire al suo miglioramento e di tutti i compagni che lo hanno aiutato a crescere.
La convocazione di Mauro, come in precedenza quella di Mia Naddeo con la nazionale Under 15 femminile e di Altea Annarumma per quella Under 14 femminile, è la punta di un iceberg. Vogliamo continuare a crescere, anche grazie agli investimenti che sta attuando la società, che crede nel progetto che ho proposto sin dal mio arrivo. Da quest’anno siamo tornati a cimentarci nei campionati d’Eccellenza a testimonianza della voglia di provare ad alzare continuamente l’asticella, ma senza lasciare indietro nessuno, come da sempre fa la Hippo».
«Vedere il nome del nostro Mauro Apetino, giovane atleta sportivamente nato e cresciuto nel vivaio della Hippo, tra i convocati in nazionale ci inorgoglisce e ci riempie il cuore di gioia – ha detto il presidente Giosafat Frascino –. Per la Hippo rappresenta il riconoscimento della bontà del lavoro che gli allenatori e gli istruttori svolgono quotidianamente in palestra. Ma è anche uno stimolo per gli altri ragazzi della cantera ad impegnarsi negli allenamenti con tenacia e fiducia in sé stessi e nel lavoro per poter ambire a determinati obiettivi».
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