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Cultura e giovani: al via a Salerno “SPORE”, tre giorni dedicati al tema dell’Incontro

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Salerno si prepara ad accogliere “SPORE”, la prima edizione di un evento culturale interamente progettato da under-35, che si terrà dal 29 novembre al 1° dicembre presso iMorticelli, nel cuore del centro storico. Promosso da Blam, “SPORE” nasce per esplorare il tema dell’Incontro nelle sue molteplici declinazioni: caso, scambio, rituale.
 
L’iniziativa prende forma all’interno del percorso “Do It Yourself – Do It Ourselves“, realizzato durante l’estate 2024 con il sostegno della Regione Campania e del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, pensato per stimolare il protagonismo giovanile e valorizzare i luoghi del patrimonio culturale attraverso nuove forme di imprenditorialità culturale.
 

Un programma ricco di eventi e riflessioni

la tre giorni include performance, workshop, incontri e momenti di condivisione. Venerdì 29 novembre, l’apertura è affidata a Flavia D’Aiello con la performance urbana “Spore in città”. La sera, presso iMorticelli, spazio al WANNABE Live Podcast, condotto da Claudia Fauzia (autrice del libro “Femminismo Terrone”) e Giulia Mei, cantautrice palermitana. L’evento, seguito da un concerto della stessa Mei e da un dj set di dj Kowu, punta a ispirare nuove generazioni attraverso il dialogo e l’arte.
 
Sabato 30 novembre propone laboratori di danza e teatro con Angela Esposito e Francesco Savino, culminando nel concerto dei Fiori di Cadillac. 
Domenica 1 dicembre, invece, si apre con il brunch condiviso “Play & Brunch” e giochi di squadra, seguito da un workshop psicologico di Lucretia Paravia sul ruolo dei rituali nelle relazioni. La chiusura, affidata a “Speed Day”, miscela speed date, performance artistiche e convivialità attorno a una grande tavolata.
 

Un’opportunità per riflettere e costruire relazioni

“SPORE” rappresenta un’occasione unica per i giovani di incontrarsi, confrontarsi e co-creare spazi di dialogo inclusivi. “In un’epoca di crisi relazionali, l’atto di andare incontro all’altro diventa quasi rivoluzionario”, spiegano i curatori, sottolineando come l’evento risponda al bisogno di relazioni autentiche e scambi significativi.
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