I controlli, infatti, hanno evidenziato – come riporta, anche in prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – la presenza in un immobile – confinante con un altro, anch’esso dato in locazione commerciale – precisamente in una parete comune costituita da montanti in alluminio e pannelli di chiusura laterali in cartongesso, una nicchia per impianti non autorizzata, dove il locatario ha collocato tre corpi motore dell’impianto di condizionamento.
Un’installazione, in buona sostanza, che sarebbe ben diversa rispetto a quella comunicata attraverso una Scia, che prevedeva un impianto di condizionamento realizzato “senza unità esterna con motore integrato nello split posto all’interno del locale, con posizionamento di bocchette sulla parete che getta sull’esterno, permettendone la fuoriuscita della condensa”.
Il gestore dell’esercizio commerciale è stato diffidato.