Le visite specialistiche verranno effettuate su appuntamento nei locali messi a disposizione dalla Parrocchia nell’Oratorio in piazza della Repubblica che verrà inaugurato, alla presenza del Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Monsignor Vincenzo Calvosa, il prossimo 18 dicembre alle 16:30. Si tratta di un forte investimento in termini di volontariato e che in questo modo torna a beneficio di tutta la cittadinanza in difficoltà.
Lo scopo è quello di creare un polo di assistenza medica grazie al supporto dai professionisti che, su base volontaria, metteranno a disposizione della comunità locale le proprie competenze, fornendo un’assistenza medica gratuita di primo livello. Finora hanno risposto all’appello tredici specialisti. L’Ufficio Servizi Sociali di Agropoli si impegna a veicolare le informazioni necessarie e a fornire la modulistica che verrà poi trasmessa al Segretariato Sociale. Saranno gli assistenti sociali ad effettuare l’analisi e la valutazione del bisogno dell’utenza individuando i potenziali fruitori del servizio. Il richiedente con dichiarazione ISEE pari a zero avrà accesso diretto alle visite.
Presenti alla conferenza, oltre al primo cittadino di Agropoli, Roberto Mutalipassi, al sindaco di Vallo della Lucania, ente capofila del Piano di Zona S/8, Antonio Sansone, e al parroco don Bruno Lancuba, anche il vicesindaco di Agropoli con delega alle Politiche Sociali, Maria Giovanna D’Arienzo, il responsabile dell’area Servizi Sociali, Valeriano Giffoni e il condirettore della Caritas Diocesana, che ha subito sposato l’iniziativa, Don Giuseppe Sette. Inoltre non è mancata la presenza di alcuni medici che presteranno la propria assistenza gratuitamente.
Il sindaco, Roberto Mutalipassi, dichiara: «Attraverso questa cooperazione vogliamo aiutare le persone che rinunciano a curarsi per la crisi e i lunghi tempi d’attesa, fornendo un servizio essenziale ai cittadini in difficoltà che così potranno tutelare la propria salute in maniera gratuita ed efficace. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato alla riuscita di questo progetto solidale e soprattutto i medici che presteranno gratuitamente il proprio contributo».
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