Tra le varie lotte, escluse quelle per l’ambiente, si ricordano le crociate contro gli sprechi dell’impianto di trigenerazione della Casa comunale, per la riqualificazione dell’ex scuola De Amicis e dell’adiacente via Indipendenza (sua zona di residenza), passando per la pensilina dell’Ufficio postale di via Matteotti.
Fu pure tra i più strenui attivisti che incalzarono le amministrazioni per l’ultimazione dell’ampliamento del cimitero e la restituzione ai concessionari del 35% delle tariffe versate.