SINOSSI
La storia di Ambra Sabatini che ad un anno dall’incidente in moto in cui ha perso una gamba nel 2019, ha saputo affermarsi alle Paralimpiadi di Tokyo nel 2020 non solo vincendo la medaglia d’oro, ma facendo registrare il record mondiale nei 100mt. Subito dopo la conferma del suo talento, e la dimostrazione che con impegno e determinazione non ci sono ostacoli insormontabili, è arrivata ai mondiali di Parigi nel 2023 dove ha conquistato la posizione più alta del podio. La narrativa del lungometraggio è però scandita dall’ultima sfida, quella di un mese fa, la Paralimpiade di Parigi 2024. Il peso delle grandi aspettative e la consapevolezza di avere tutti i riflettori puntati addosso.
La pressione è stata tanta e Ambra ha dovuto fare i conti con sé stessa, oltre che con le avversarie. Restare in equilibrio, non perdere lucidità, non farsi prendere dall’ansia e dalla paura che sia tutto troppo. Il film racchiude un insieme di emozioni e di messaggi che arriveranno dritti al cuore delle nuove generazioni che, grazie all’esempio dell’atleta, scopriranno che si può uscire vincenti anche dalle sconfitte. 60 minuti che racchiudono la storia di un’atleta e del suo impegno sportivo, ma anche la storia di una giovane donna in grado di promuovere con il suo esempio, i valori dell’inclusione e della diversità come possibilità di crescita personale e collettiva parlando ai giovani.
“Girare questo docufilm è stata una delle esperienze più incredibili che abbia mai fatto – racconta Ambra – Non dimenticherò mai le intense giornate di riprese passate con la mia fantastica troupe. È stato uno dei periodi più intensi della mia vita, dentro ci sono stati sogni, difficoltà, crescita e rinascita. Vedere il film concluso sarà per me un’emozione fortissima e mi auguro, anzi sono sicura, che per tanti altri sarà lo stesso”.
LE RIPRESE
14 mesi di riprese iniziate nel 2023 con l’incontro tra Ambra e Autostrade per l’Italia al Giffoni Film Festival per discutere di sicurezza stradale. Il focus sulla vita privata dell’atleta nella città natale di Porto Ercole, e ancora l’impegno come testimonial di Autostrade per l’Italia nelle scuole superiori e gli incontri con i ragazzi.
Ad aprile 2024, sono iniziate le riprese nella caserma delle Fiamme Gialle di Castelporziano per raccontare l’impegno e la fatica degli allenamenti ad alta intensità in vista della Paralimpiade di Parigi 2024. Dopo poco più di tre mesi, a luglio, il riposo forzato dovuto alla rottura di due costole e il timore di arrivare sottotono ai Giochi Paralimpici.
Ad agosto 2024 il ritorno in pista e il ritiro sportivo a Predazzo, con il coach Pasquale Porcelluzzi e le sue compagne di squadra delle Fiamme Gialle, per affrontare al meglio l’appuntamento parigino di settembre che è stato segnato prima dal momento iconico come portabandiera della nazionale paralimpica italiana e poi dalla caduta in gara ad un passo dal traguardo. C’è stato poco tempo per razionalizzare tutto e ripartire, ma Ambra, ancora una volta, non si è persa d’animo e ha già manifestato la sua voglia di riscatto guardando al futuro e alla Paralimpiade del 2028 a Los Angeles.
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