Sismicità in aumento e rischio limitato di eruzione
“L’attuale fase mostra un aumento costante di terremoti, sia piccoli che di maggiore magnitudo, come il sisma di magnitudo 4,4 del maggio scorso,” spiega Giudicepietro. Tuttavia, l’esperta sottolinea che i terremoti non sono direttamente collegati al condotto magmatico, riducendo la probabilità di un’eruzione immediata. Questo complesso meccanismo, che vede i sismi legati alla frattura delle rocce e alla pressione crescente, potrebbe addirittura favorire una risalita controllata del magma senza crisi eruttive.
L’impatto della profondità dei terremoti
Un altro fattore chiave è la profondità dei terremoti. Anche sismi di media intensità, se superficiali, possono provocare danni significativi, come accaduto il 20 maggio 2024. La perdita di elasticità della crosta terrestre, inoltre, è un fenomeno che peggiora la capacità delle rocce di reagire alle pressioni, aumentando i rischi legati a eventuali fratture.
Deformazione e terremoti: una relazione matematica
Lo studio ha permesso di quantificare il rapporto tra il sollevamento del suolo e il numero di terremoti, mostrando che i sismi aumentano più velocemente rispetto alla deformazione lineare del terreno. Questo contribuisce a delineare le caratteristiche uniche della crosta terrestre nei Campi Flegrei, offrendo nuove chiavi interpretative per comprendere le dinamiche geofisiche della zona.
Le ricerche proseguono con l’obiettivo di monitorare l’evoluzione della situazione, anche se la complessità della caldera rende difficile fare previsioni certe.
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