“L’amministrazione capaccese, che aveva ricavato 1,4 milioni dalla cessione di quei beni, si è ritrovata invischiata nel solito labirinto legale fatto di ricorsi e contro-ricorsi – spiega Tommasetti – Secondo i giudici quegli appartamenti, che rientrano nel patrimonio comunale, andavano destinati ai bisognosi. Ora potrebbe essere in arrivo una vera e propria valanga per i conti del Comune già in profondo rosso, in predissesto, con tasse raddoppiate e cittadini esasperati”.
Il consigliere regionale teme infatti che l’intera procedura venga compromessa o addirittura invalidata per effetto della sentenza del Tar: “Se l’obiettivo era fare cassa, adesso ci sarà un’altra patata bollente difficile da gestire e non è tollerabile che il peso dei flop amministrativi venga scaricato sempre e solo su contribuenti e lavoratori. Un ulteriore buco in bilancio è l’ultima cosa che serve in un momento già drammatico sul piano politico. Il Municipio è praticamente senza guida da due mesi dopo l’arresto del sindaco e presidente della Provincia Franco Alfieri. Una situazione che si riflette pure sull’azienda partecipata Paistom, dove l’ultimo Cda di ieri ha deliberato la riduzione del monte ore, con tagli per tutto il personale. E non dimentichiamo altre procedure controverse come il progetto di un nuovo complesso parrocchiale sulla “Collinetta”, anch’esso finito all’attenzione della Corte dei Conti”.
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