Le motivazioni della sanzione
La FIGC ha elencato una serie di condotte gravi da parte di Criscitiello, tra cui:
Indebito ingresso sul terreno di gioco, con espressioni offensive e discriminatorie per motivi di razza rivolte al direttore di gara.
Inseguimento dell’arbitro nello spogliatoio, con atteggiamenti intimidatori, tra cui tre pugni alla porta.
Sputi e insulti a calciatori avversari, aggravati da espressioni discriminatorie che hanno innescato una rissa.
Millanterie verso gli organi di giustizia sportiva, con accuse di influenze indebite e corruttela.
A questi episodi si aggiungono una multa di 4.000 euro alla Folgore Caratese e due gare da disputare a porte chiuse.
La replica di Criscitiello
Criscitiello ha risposto con un tweet in cui attacca duramente la FIGC e il suo presidente, Gabriele Gravina. “Non sono un tesserato federale. Verbali inventati, accuse infondate e senza prove. La Federazione pensa di intimidire chi denuncia il sistema. Questa è una battaglia che non finisce qui”, ha scritto, sostenendo che la decisione faccia parte di un disegno mirato contro di lui.
Il contesto
Il direttore di Sportitalia è noto per il suo atteggiamento critico nei confronti della FIGC e del suo presidente. Con questo episodio, il conflitto si intensifica, spostandosi dai media al campo sportivo.
Fonte Fatto Quotidiano
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