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Piatti pronti: I perché di un mercato in crescita

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La pausa pranzo è un momento importante per i lavoratori italiani, per rigenerarsi, fare due chiacchere e magari mangiare anche qualcosa di gustoso. La maggior parte delle persone in Italia preferisce pranzare in un locale, negli ultimi anni però, sono sempre di più i lavoratori che hanno deciso di sostituire il pasto fuori con un piatto pronto portato da casa.

Il motivo principale è legato al risparmio, ma non è sicuramente l’unico.

Vediamo perché nel 2024 potrebbe essere più conveniente, sotto diversi aspetti, un piatto pronto rispetto a un pasto al ristorante.

Il costo

Mangiare al ristorante in pausa pranzo nel 2024 non è sicuramente economico, a causa dell’inflazione il costo di un pasto è aumentato dell’8% rispetto al 2020, arrivando a una media di 15 euro. Non è aumentato però, proporzionalmente il valore del buono pasto, che vale mediamente 6,75 euro. Sfogliando su Kimbino i volantini online di vari supermercati vediamo che si trovano svariate offerte di piatti pronti al di sotto dei 6,75 euro. Considerando che i buoni pasto si possono usare anche nei supermercati, la possibilità di risparmio è evidente.

La qualità

Il rapporto Coop 2024 ha evidenziato l’interesse degli italiani per un alimentazione sana, il 36% degli italiani infatti, vuole concentrarsi su una dieta sana. Fare delle scelte salutari non è sempre facile quando si pranza al ristorante. I pasti pronti in questo scenario sono decisamente più indicati, infatti permettono di conoscere con esattezza le quantità, gli ingredienti e i loro valori nutrizionali. Questi dati sono supportati anche dalla crescita di aziende come la Nutribees, che nel 2024 ha aumentato i propri ricavi del 35,6%. Il motivo della crescita? Offrire pasti pronti, ben bilanciati e salutari che rispondono alle esigenze di chi vuole sapere cosa mangia e vuole tenere sotto controllo la propria dieta.

La varietà

Spesso vicino al posto di lavoro ci sono solo un paio di ristoranti o di bar, per questo i lavoratori si ritrovano ad andare sempre nello stesso locale e quindi non hanno grandi possibilità di variare i loro pasti. La situazione diventa ancora più complessa se si predilige un’alimentazione vegetale o vegana. I piatti pronti sono un’opzione conveniente da questo punto di vista, rendendo la pausa pranzo più gustosa e meno monotona.

Comodità

L’alternativa casalinga al pasto pronto è la schiscetta, sicuramente sana ed economica, ma che deve essere preparata a casa. Considerando il ritmo frenetico delle giornate, spesso risulta complesso trovare il tempo per preparare un pasto nutrizionalmente valido e gustoso da portare al lavoro. I piatti pronti sono pensati per essere comodi e veloci da preparare. Normalmente bastano pochi minuti al microonde per avere un pasto delizioso e caldo.

Il tempo

La pausa pranzo in Italia può variare dai 30 minuti alle 2 ore. Chi ha poco tempo spesso non vuole sprecarlo per andare al ristorante e chi ne ha di più a volte preferisce utilizzarlo in maniera diversa. Mangiando un pasto pronto il tempo da dedicare al pranzo è minore e quindi si può usare la pausa lavorativa anche per sbrigare delle commissioni, ad esempio fare la spesa, per dedicarsi al proprio hobby preferito o per svolgere attività fisica.

Il mondo del lavoro sta cambiando, così come il modo di gestire il proprio tempo libero. Seppure ad oggi 9 italiani su 10 preferiscono pranzare in un locale il futuro potrebbe essere ben diverso, considerando i vantaggi dei piatti pronti e la sempre maggiore offerta di soluzioni adatte a tutti i gusti e a tutti i portafogli.

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