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Eboli, bimbo sbranato dai pitbull: indagati i proprietari dei cani

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La Procura di Salerno ha ufficialmente chiuso le indagini sulla tragica morte di Francesco Pio, il bambino di appena 13 mesi deceduto lo scorso aprile dopo essere stato aggredito dai due pitbull di famiglia. L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato ai due proprietari dei cani, accusati di concorso in omicidio colposo.

Le accuse:

  1. Colpa generica:
    La Procura contesta ai due imputati negligenza e imprudenza per aver affidato i cani a persone – nello specifico la madre del bambino e i suoi zii – ritenute non adeguate a gestire animali di tale indole e pericolosità.
  2. Colpa specifica:
    È stata inoltre contestata la mancata custodia dei pitbull, che sarebbero stati lasciati senza adeguati controlli, consentendo loro di sfuggire al controllo e aggredire il piccolo Francesco Pio nel giardino della casa dove si trovava con i suoi familiari.

Dettagli emersi dalle indagini:

  • La pericolosità dei due cani era già nota ai proprietari.
  • Circa un mese prima del tragico evento, gli stessi animali avevano ucciso un altro cane, un episodio che avrebbe dovuto allertare e spingere i proprietari ad adottare misure di sicurezza più rigorose.

Il procedimento legale proseguirà ora con le prossime fasi, che potrebbero portare a un eventuale rinvio a giudizio dei responsabili. Questa vicenda ha suscitato grande dolore e indignazione, riaccendendo il dibattito sulla gestione responsabile di cani considerati pericolosi e sulle misure preventive da adottare per evitare simili tragedie.

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