Tra le priorità, lo stanziamento di oltre 32 milioni di euro per cultura e spettacolo, con contributi a istituzioni simbolo come il Teatro San Carlo (5 milioni), il Teatro Verdi di Salerno (2 milioni) e Città della Scienza (3 milioni). Confermati anche fondi per il cinema (5 milioni) e l’incentivo alla partecipazione culturale (2 milioni). Sul fronte sociale, si potenziano i contributi per emergenze abitative e sostegno all’occupazione femminile stabile, con 1,35 milioni per il triennio.
De Luca ha celebrato la recente sentenza della Corte costituzionale contro i tagli alla sanità: «La tutela della salute non può essere subordinata a logiche contabili». Il ricorso della Campania ha rafforzato il principio di priorità delle risorse sanitarie, in linea con la sentenza sull’Autonomia differenziata.
Confermata l’assenza di nuove tasse e balzelli grazie al risparmio di 66 milioni derivante dalla rinegoziazione di vecchi mutui. Tuttavia, la manovra si accompagna alla necessità di nuovi prestiti: autorizzato un mutuo di 150 milioni presso la Cassa Depositi e Prestiti per finanziare i progetti europei.
Nonostante le rassicurazioni, il timore è che il bilancio, essendo l’ultimo della legislatura, possa trasformarsi in terreno fertile per richieste extra-legge, le cosiddette “mance”, nei prossimi giorni.
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