Un fenomeno in crescita
Nel 2023, per ogni pescata sul litorale salernitano si registravano 1-2 esemplari di granchio blu. Oggi, nello stesso periodo dell’anno, il numero è salito a una media di 6-8 esemplari per rete, con punte massime di 16. Questo aumento, rilevato grazie alla collaborazione con la Cooperativa Provinciale Pescatori Salerno, testimonia l’espansione rapida di questa specie aliena nel Mediterraneo.
Finanziamenti per affrontare l’emergenza
Per contrastare l’impatto devastante del granchio blu, il decreto fiscale collegato alla manovra finanziaria 2024 ha stanziato ulteriori 3,7 milioni di euro. Questi fondi, destinati agli indennizzi per le imprese colpite, si aggiungono alle risorse già previste dal decreto legislativo 102. Dopo l’approvazione definitiva del Senato, si attende ora la promulgazione e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
L’appello dei pescatori
Antonio Giordano, presidente della Cooperativa Provinciale Pescatori Salerno, esprime grande preoccupazione per la situazione:
“Questo aumento numerico di granchio blu sta causando danni enormi sia all’ecosistema marino sia alle nostre attività ittiche. Chiediamo all’assessore Nicola Caputo di istituire un tavolo blu a livello regionale per affrontare questa emergenza che mette in crisi il nostro settore”.
Un ecosistema a rischio
Il granchio blu, originario delle coste atlantiche americane, è considerato una specie invasiva con un elevato potenziale distruttivo: si nutre di molluschi, crostacei e pesci, compromettendo l’equilibrio ecologico locale e riducendo la biodiversità. La lotta contro il granchio blu richiede un approccio integrato che coinvolga istituzioni, pescatori e comunità locali. Interventi tempestivi e coordinati saranno fondamentali per limitare i danni e preservare il patrimonio marino della Campania.
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