L’OPERA E L’IDEA L’opera collettiva è stata realizzata nel 2018 con il contributo di più di 50 giornalisti del territorio testimoni, loro malgrado, di una “tragedia dell’umanità” (come la definì il Prefetto Salvatore Malfi): vite giovanissime, le più senza identità, spezzate nel viaggio alla ricerca della serenità per sé stesse e, in diversi casi, per creature innocenti portate in grembo. Su impulso della giornalista Concita De Luca (vice presidente della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine dei Giornalisti della Campania che patrocina l’iniziativa), firme, voci e volti del giornalismo si sono uniti per rendere omaggio alle vittime di un disumano esodo migratorio con tutta la forza del potere immaginifico della propria parola. Le ‘penne’ salernitane hanno continuato a scavare nel cuore e nella mente di quelle ragazze per provare a dare “voce”, ciascuno con la propria sensibilità e professionalità, alle speranze riposte nel viaggio, alle attese per l’incontro con il mare e la terra promessa, ai pensieri in punto di morte, ai messaggi che dall’altrove vorrebbero (o dovrebbero) urlarci. Sono nati così ventisei brevi monologhi in cui si prova ad interpellare la coscienza di ognuno rispetto a quella che può essere definita la moderna “Shoa”. Per condividerli, gli scritti sono stati affidati a 26 giornaliste del territorio chiamate a calarsi, attraverso la lettura, nelle storie e nelle riflessioni prodotte dai colleghi.
Filo conduttore dello spettacolo, tra una lettura e l’altra, è il monologo di una madre che racconta il “viaggio” della figlia dal suo particolare punto di vista, mentre il testamento ideale dell’opera è affidato, sul finale, alla “voce della giustizia”, gentilmente prestata sul palco dal dott. Matteo Casale, già Presidente della Corte di Appello di Salerno. Arricchisce la nuova versione il prologo, una riflessione sull’oggi che ci accompagna a rivivere quei giorni provando a recuperarne appieno il senso.
LE FIRME E LE INTERPRETI Firmano i brani dell’opera Massimiliano AMATO, Francesca BLASI, Gabriele BOJANO, Claudia BONASI, Barbara CANGIANO, Petronilla CARILLO, Piera CARLOMAGNO, Olga CHIEFFI, Dario CIOFFI, Antonella D’ANNIBALE, Concita DE LUCA, Clemy DE MAIO, Monica DI MAURO, Carla ERRICO, Peppe IANNICELLI, Giovanbattista LANZILLI, Franco MATTEO, Ivano MONTANO, Felice NADDEO, Carlo PECORARO, Erminia PELLECCHIA, Enzo RAGONE, Mariano RAGUSA, Paolo ROMANO, Eduardo SCOTTI, Andrea SIANO, Angela TROCINI, Monica TROTTA, Ketty VOLPE.
A dare anima, corpo e voce ai loro testi le giornaliste Barbara ALBERO, Alessia BIELLI, Simona CATALDO, Marcella CAVALIERE, Federica D’AMBRO, Silvia DE CESARE, Francesca DE SIMONE, Alessandra DE VITA, Giovanna DI GIORGIO, Pina FERRO, Lucia GALLOTTA, Rosanna GENTILE. Ersilia GILLIO, Carmen INCISIVO, Barbara LANDI, Marilia PARENTE, Antonella PETITTI, Matilde PISATURO, Carla POLVERINO, Giorgia SABATINI, Valeria SAGGESE, Francesca SALEMME, Olga SAMMAURO, Rosita SOSTO ARCHIMIO, Eleonora TEDESCO, Cinzia UGATTI, Brigida VICINANZA.
LE COLLABORAZIONI. Contribuiscono alla messa in scena le generose collaborazioni di alcuni professionisti delle arti sceniche che hanno sposato il progetto, a partire dalla consulenza artistica di Antonella Iannone e Virna Prescenzo e la consulenza teatrale di Carla Avarista. Ad accompagnare le letture i danzatori Miriam Esposito, Melania Nicastro, Samuele Stanghellini. Le musiche, originali, sono state composte ad hoc da Max Maffia, chitarrista salernitano, che ne concede gratuitamente l’uso. L’immagine dell’iniziativa è stata gentilmente messa a disposizione dall’artista Olga Marciano ed è tratta dal suo dipinto “Safiya” (olio su tela, cm 200×180 – 2017); il progetto grafico è di Enzo Figliolia.
Ad introdurre la messa in scena dell’opera – giovedì 12 dicembre alle ore 20 alla Stazione Marittima di Salerno – il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli e la presidente della Commissione Pari Opportunità dell’ODG Campania Titti Improta.