Nelle giornate di pioggia – come riporta, anche in prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – dove l’attesa dei convogli diventa… bagnata.
Nella stazione aperta neanche dieci anni fa, infatti, in caso di maltempo è meglio armarsi di ombrello: le infiltrazioni d’acqua imperversano e, dall’alto, cadono grosse gocce d’acqua che, pian piano, riempiono l’area che dovrebbe essere coperta.
Ma il degrado nella stazione metro di Arbostella è davvero dilagante. Le mura, causa proprio le infiltrazioni d’acqua, sono praticamente marce: il verde della muffa, in più punti, ha coperto la tinteggiatura bianca, amplificando la sensazione di uno scalo totalmente malandato.
E lo stesso si può dire per l’ingresso dei servizi igienici: il pannello davanti alla porta, infatti, è divelto e la parte sottostante, oramai, è stata mangiata dalla ruggine.
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