“Abbiamo aperto un confronto con le parti sociali, i sindacati, gli industriali per ascoltare le loro istanze. Gli imprenditori campani hanno fatto una considerazione che condividiamo: non si può ridurre tutto a scontro politico, sulla pelle delle persone. Aver polarizzato il dibattito politico – aggiunge Maraio – ha fatto perdere di vista il cuore del problema: il rischio di veder crollare i pilastri che reggono la nostra Repubblica: sanità e istruzione”. Maraio ha proseguito: “Al governo piace fare il gioco delle tre carte: si fanno prendere dall’annuncite e poi, scavando, si scopre tutto quello che non è stato fatto fino ad oggi, o peggio quello che è stato fatto male: a partire dalla eliminazione della contribuzione Sud, il provvedimento che favoriva, facilitava, sosteneva, le assunzioni nelle Regioni del mezzogiorno che questo governo ha totalmente cancellato. In più, non sono io a dirlo ma lo Svimez, i mancati investimenti per il sud del triennio 2025 – 2027 ammontano a circa 5,7 miliardi di euro”- ha proseguito. “Se sosteniamo le nostre imprese, che creano lavoro, e non ci spostiamo di un centimetro dalla pretesa che ogni lavoratore abbia le proprie garanzie, allora il Sud, che non è una zavorra di cui liberarsi ma un’area del Paese su cui investire, può diventare motore dello sviluppo del Paese”