Secondo la ricostruzione accusatoria, condivisa allo stato dal gip ma suscettibile di diverse valutazioni nelle successive fasi del giudizio, l’indagato avrebbe in più occasioni minacciato il titolare di una struttura ricettiva ubicata nel comune di Castelnuovo Cilento (Sa) con espressioni minatorie ed estorsive, anche nei confronti di familiari, mediante l’utilizzo di diversi profili social, evocando l’utilizzo di armi da fuoco e di ordigni esplosivi e avvalendosi delle condizioni di assoggettamento ed omertà derivanti dall’evocazione di consorterie criminali calabresi.
La misura cautelare è ovviamente suscettiva di impugnazione e le accuse così formulate saranno sottoposte al vaglio del giudice nelle fasi ulteriori del procedimento.