In testa alla graduatoria, Bolzano dove l’inflazione tendenziale pari a +2,1%, la più alta d’Italia, si traduce anche nella maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente a 608 euro per una famiglia media.
Medaglia d’argento per Roma, che risente evidentemente dell’effetto Giubileo e che, avendo la seconda inflazione più elevata del Paese ex aequo con Genova, Siracusa e Macerata, +2%, ha pure il secondo maggiore incremento di spesa annuo, pari a 518 euro a famiglia.
Sul gradino più basso del podio Genova che con +2% ha una spesa supplementare pari a 495 euro annui per una famiglia tipo.
Al quarto posto Rimini, che con +1,8% registra una stangata pari a 489 euro. Seguono Padova (+1,9%, +488 euro), al sesto posto Bologna (+1,7% e +473 euro), poi Trento (+1,6%, +471 euro), Ravenna (+1,7%, +462 euro) e Siena (+1,8%, +459 euro). Chiude la top ten Bergamo che con +1,6% ha un incremento di spesa pari a 447 euro.
Sull’altro fronte della classifica, purtroppo non c’è più nessuna città in deflazione. La città più virtuosa d’Italia è Forlì-Cesana, dove con +0,4%, l’inflazione più bassa d’Italia, si ha un aumento annuo di 109 euro. Al secondo posto Caserta, con +0,6% e +128 euro. Medaglia di bronzo per Biella, +0,6% e +140 euro.
Seguono, nella classifica delle risparmiose, Trapani (+0,7%, +150 euro), Catanzaro (+1%, +177 euro), al sesto posto un ex aequo, Livorno e Teramo con +179 euro, poi Lodi (+0,7%, +184 euro), e Modena (+0,7%, +190 euro). Chiude la top ten delle migliori Ancona, +0,9%, pari a +197 euro.
In testa alla classifica delle regioni più “costose” (Tabella n. 2), con un’inflazione annua a +1,8%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 512 euro su base annua. Segue il Lazio, dove la crescita dei prezzi dell’1,9%, la più elevata del Paese a livello regionale, implica un’impennata del costo della vita pari a 464 euro, terza la Liguria, +1,8% e un rincaro annuo di 420 euro.
La regione più risparmiosa è la Valle d’Aosta, +0,8% pari a +208 euro, seguita dalla Basilicata (+1%, +210 euro). Medaglia di Bronzo per la Calabria (+1,3%, +220 euro).