Nel corso del convegno si cercherà di fornire elementi di chiarezza rispetto al rapporto, non sempre immediato e chiaro, tra titoli edilizi e titoli paesaggistici.
Saranno analizzate le modifiche che puntano a semplificare la normativa esistente, ad esempio il nuovo regime delle tolleranze che risulta decisamente più ampio, o le misure specifiche per facilitare la vendita degli immobili ma anche le nuove modalità per dimostrare lo stato legittimo e la sanatoria semplificata per molte difformità.
Nei nostri contesti sono sempre più pressanti le esigenze di riqualificazione urbana e di recupero edilizio di un patrimonio estremamente vetusto e obsoleto, tanto sul piano energetico, quanto sul piano della sicurezza sismica e strutturale. Le città necessitano di interventi di ripensamento di intere porzioni, sviluppatesi in assenza di adeguati spazi pubblici, di aree verdi, di parcheggi, di attrezzature sociali.
Al pari delle città, anche i borghi e i centri minori necessitano di radicali interventi di recupero e di ri-funzionalizzazione; si pensi al grave problema dello spopolamento, che, a sua volta, genera degrado fisico degli edifici e abbandono dei territori, con conseguente incremento dei fenomeni di dissesto (per mancanza di manutenzione).
Nelle strategie, infine, per il recupero e la valorizzazione dei centri minori e dei borghi, un obiettivo prioritario è proprio il recupero del patrimonio edilizio, che, se da un lato presenta diffusi caratteri di obsolescenza e di degrado, al tempo stesso, possiede un grande valore testimoniale da preservare e trasferire alle generazioni future.
Questi solo alcuni degli argomenti che saranno trattati nel corso del convegno in programma mercoledì 18 dicembre alle ore 16 al Grand Hotel Salerno
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