Le misure cautelari
I Carabinieri hanno eseguito nuove misure cautelari nei confronti di tre persone:
- Sante Sica, gestore di fatto della struttura, è finito agli arresti domiciliari;
- Karolin Cupo, direttrice, è stata sottoposta al divieto di esercitare imprese e di ricoprire incarichi direttivi per persone giuridiche;
- Angela Pina Grossi, amministratrice di sostegno, è stata sospesa per un anno dall’esercizio del pubblico ufficio di amministratore di sostegno, tutore e curatore.
Le accuse
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, dei reati di:
- Corruzione;
- Peculato;
- Circonvenzione di incapaci.
La vicenda
Secondo gli elementi probatori raccolti durante le indagini, Sante Sica avrebbe orchestrato una complessa macchinazione ai danni di una donna di 86 anni, ospite della struttura e in condizioni di incapacità.
- L’anziana sarebbe stata indotta a redigere due testamenti olografi, nominando Sica come unico erede.
- L’amministratrice di sostegno, Angela Pina Grossi, avrebbe favorito e coadiuvato l’operato di Sica, tradendo il proprio ruolo di tutela della beneficiaria.
- La Grossi è inoltre accusata di appropriazione indebita di somme di denaro: avrebbe maggiorato la retta mensile della struttura (da 1800 euro a 2000 euro), sottraendo complessivamente 5400 euro.
Le indagini, che già avevano portato a una precedente ordinanza cautelare a carico di dieci persone, continuano a far luce su una gestione illecita e lesiva dei diritti degli anziani ospiti della struttura.