Ciò è deleterio per le carceri e per il Corpo di polizia penitenziaria, chiamato a gestire prigioni sovraffollate, con 16mila detenuti oltre i posti disponibili e con una carenza organica rispetto al fabbisogno che già oggi supera di gran lunga le 18mila unità”.
Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.
“Dal Governo, con la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in testa, come una sorta di Giano bifronte decantano magnificenze per le forze dell’ordine e contestualmente approvano provvedimenti destinati ad aumentarne il già esorbitante carico di lavoro, con maggiore ricorso allo straordinario e inevitabili, pesantissime ripercussioni sul servizio reso alla collettività.
Sarà anche per questo che con CCNL del comparto sicurezza, sottoscritto giusto ieri, il lavoro straordinario continuerà a essere sottopagato nonostante le promesse contrarie della stessa Premier e le richieste di compiuta rivalutazione di tutte le organizzazioni sindacali”, spiega il Segretario della UILPA PP.
“Certamente la dilazione di un anno della riduzione di un quarto delle facoltà assunzionali rispetto ai pensionamenti lascia il tempo per disinnescare quella che sarebbe una mina piazzata alle fondamenta di carceri in cui nel solo 2024 si sono registrati 88 suicidi fra i detenuti e 7 fra gli agenti, ma è un segnale pessimo che la dice lunga sulla distanza fra la narrazione dell’esecutivo e la realtà fattuale.
Non essendovi realisticamente alcun margine d’intervento sulla varanda legge di bilancio, auspichiamo che vi si ponga rimedio con un intervento legislativo ad hoc già con l’inizio del prossimo anno e che si adottino compiuti provvedimenti per deflazionare la densità detentiva nelle carceri e, al contrario, potenziare compiutamente i ranghi della Polizia penitenziaria”, conclude De Fazio.