L’Intervento del Comune:
A seguito di una segnalazione riportata dal quotidiano “Il Mattino” il 15 dicembre, i Carabinieri hanno richiesto al Comune di Ravello di intervenire per competenza territoriale. Il Comune è chiamato a:
- Effettuare un sopralluogo tecnico per verificare la presenza e la natura dei rifiuti abbandonati, con particolare attenzione ai materiali pericolosi come:
- Tamponi e provette Covid scaduti.
- Materiali in fibrocemento contenenti amianto, noto per il suo potenziale cancerogeno.
- Identificare i proprietari dei terreni utilizzando le mappe catastali.
- Intimare la bonifica dei terreni ai privati responsabili.
Rifiuti presenti:
Oltre ai materiali sanitari abbandonati, nell’area sono stati individuati:
- Elettrodomestici, materassi, lavabo e calcinacci.
- Copertoni d’auto e guaine d’asfalto.
- Una carcassa di automobile.
L’accumulo di rifiuti, oltre a deturpare un’area un tempo incontaminata e destinata al pascolo, costituisce una grave minaccia per la salute umana e animale, oltre che per l’ambiente.
Pericolo Amianto:
Tra i materiali più pericolosi segnalati vi sono le tubature e le lastre in fibrocemento contenenti amianto, che:
- Rilasciano fibre cancerogene se danneggiate o deteriorate.
- Contaminano l’aria, il suolo e le falde acquifere.
Questo materiale rappresenta una delle minacce più gravi, richiedendo un intervento urgente e specializzato.
Azioni Necessarie:
- Ispezioni e campionamenti: La verifica della presenza di rifiuti pericolosi deve essere affidata a personale qualificato, per identificare e quantificare i materiali contaminanti.
- Intervento di bonifica: Devono essere incaricate aziende specializzate nella rimozione di rifiuti pericolosi, con priorità alla gestione dell’amianto.
- Mappatura e sanzioni: Una volta identificati i responsabili, occorrerà imporre sanzioni amministrative e avviare eventuali azioni legali.
La situazione descritta richiede un intervento immediato e coordinato tra Comune, forze dell’ordine e autorità sanitarie per ripristinare la sicurezza ambientale dell’area. La tutela della salute pubblica e della biodiversità deve essere una priorità assoluta.
Fonte Quotidiano della Costiera
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