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Natale 2024, cresce l’opzione ristorante (di Tony Ardito)

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Sono 5,4 milioni coloro che sceglieranno di celebrare la festività più importante dell’anno in uno degli oltre 90mila locali aperti per l’occasione (68,6% del totale). Un incremento del 2% rispetto allo scorso anno che conferma la voglia degli italiani di tornare a vivere momenti conviviali fuori casa.

Il Natale 2024 si prospetta, dunque, più interessante per i ristoranti del Belpaese. Secondo una indagine condotta da Fipe-Confcommercio, la spesa complessiva per il pranzo di Natale raggiungerà i 420 milioni di euro, in crescita del 5,8% rispetto al precedente anno. In una contingenza segnata da grandi incertezze, legate sia ai conflitti internazionali sia alle incognite economiche, il cibo e la ristorazione si confermano strumenti di convivialità e conforto.

Nel rivolgere un plauso alle migliaia di professionisti del comparto, particolarmente impegnati in questi giorni, Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, ha dichiarato: “Il Natale rappresenta un momento di riflessione e di ritrovata serenità per molte famiglie, un’occasione per stare insieme, condividere e sentirsi più vicini. In un periodo segnato da grandi incertezze, legate sia ai conflitti internazionali sia alle incognite economiche, il cibo e la ristorazione si confermano strumenti di convivialità e conforto”.

Il menù del pranzo natalizio sarà pensato per soddisfare ogni esigenza: due terzi dei ristoranti proporranno formule “tutto compreso” (66,7%), con prezzi che si attestano mediamente sui 78 euro a persona (contro i 74 euro del 2023).

La maggior parte dei ristoranti rientra nella fascia di prezzo tra 50 e 80 euro, ma il 14,3% offrirà anche opzioni sotto i 50 euro. Per i più piccoli, il menu dedicato sarà disponibile in un ristorante su due, con un costo medio di 30 euro.

Il 20% della clientela sarà composto da visitatori, sia italiani sia stranieri, a conferma del ruolo centrale della ristorazione nella promozione dell’offerta turistica nostrana. Tra gli imprenditori del settore si respira un moderato ottimismo: il saldo tra chi prevede un Natale migliore e chi teme un calo è decisamente positivo (+30%).

di Tony Ardito

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