Il Natale 2024 si prospetta, dunque, più interessante per i ristoranti del Belpaese. Secondo una indagine condotta da Fipe-Confcommercio, la spesa complessiva per il pranzo di Natale raggiungerà i 420 milioni di euro, in crescita del 5,8% rispetto al precedente anno. In una contingenza segnata da grandi incertezze, legate sia ai conflitti internazionali sia alle incognite economiche, il cibo e la ristorazione si confermano strumenti di convivialità e conforto.
Nel rivolgere un plauso alle migliaia di professionisti del comparto, particolarmente impegnati in questi giorni, Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, ha dichiarato: “Il Natale rappresenta un momento di riflessione e di ritrovata serenità per molte famiglie, un’occasione per stare insieme, condividere e sentirsi più vicini. In un periodo segnato da grandi incertezze, legate sia ai conflitti internazionali sia alle incognite economiche, il cibo e la ristorazione si confermano strumenti di convivialità e conforto”.
Il menù del pranzo natalizio sarà pensato per soddisfare ogni esigenza: due terzi dei ristoranti proporranno formule “tutto compreso” (66,7%), con prezzi che si attestano mediamente sui 78 euro a persona (contro i 74 euro del 2023).
La maggior parte dei ristoranti rientra nella fascia di prezzo tra 50 e 80 euro, ma il 14,3% offrirà anche opzioni sotto i 50 euro. Per i più piccoli, il menu dedicato sarà disponibile in un ristorante su due, con un costo medio di 30 euro.
Il 20% della clientela sarà composto da visitatori, sia italiani sia stranieri, a conferma del ruolo centrale della ristorazione nella promozione dell’offerta turistica nostrana. Tra gli imprenditori del settore si respira un moderato ottimismo: il saldo tra chi prevede un Natale migliore e chi teme un calo è decisamente positivo (+30%).
di Tony Ardito