A chi spetta il bonus?
Il beneficio è destinato agli over 80 in condizioni di non autosufficienza e con particolari difficoltà economiche. I requisiti principali includono:
- Età minima di 80 anni;
- Una situazione di “bisogno assistenziale gravissimo”, certificata dall’INPS;
- Isee sociosanitario inferiore a 6.000 euro;
- Titolari dell’indennità di accompagnamento o in possesso dei requisiti per richiederla.
L’Isee sociosanitario, specifico per l’accesso a prestazioni assistenziali, tiene conto di un nucleo familiare ristretto, considerando solo il beneficiario, il coniuge e i figli fiscalmente a carico.
Come utilizzare il bonus
L’importo è vincolato al finanziamento di servizi di cura e assistenza:
- Remunerazione di collaboratori domestici con contratti regolari, conformi ai contratti collettivi nazionali di settore;
- Acquisto di servizi forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale.
Non è possibile utilizzare l’assegno per altre finalità. L’INPS effettuerà controlli e, in caso di utilizzo improprio, potrà revocare il bonus e richiedere la restituzione delle somme indebitamente percepite. Tuttavia, l’indennità di accompagnamento rimarrà comunque garantita.
Una misura limitata ma necessaria
Secondo le stime, il bonus anziani coinvolgerà circa 25.000 persone in tutta Italia, a fronte dei circa 4 milioni di over 80 presenti nel Paese. La spesa prevista è di 250 milioni di euro annui, sia per il 2025 che per il 2026, con monitoraggio da parte dell’INPS per evitare superamenti del budget.
Come fare domanda?
Le modalità per richiedere il bonus saranno definite dall’INPS. Si ipotizza che la domanda possa essere presentata:
- Online, tramite il portale dell’INPS utilizzando credenziali SPID, CIE o CNS;
- Presso patronati o CAF, per chi preferisse il supporto di intermediari.
L’assegno universale rappresenta un primo passo per garantire maggiore dignità e supporto agli anziani più fragili, in attesa di una riforma complessiva del sistema di assistenza alla terza età in Italia.
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