«Colantuono al capolinea, Salernitana fermata da un’altra sconfitta con il veleno nella coda. A Catanzaro l’ultima umiliazione del 2024 in quello che è stato l’anno orribile della storia granata. Prestazione meno abulica di quella di Frosinone, ma comunque inoffensiva fino ai minuti di recupero (quando Simy prima fallisce un’occasione di testa e poi fa una sbracciata galeotta nell’azione che avrebbe potuto regalare l’1-1 realizzato da Hrustic), nonostante la disperata mossa delle tre punte centrali schierate tutte insieme nell’ultimo quarto d’ora.
A Iemmello basta una mezza palla per buttarla dentro e portare a casa i tre punti, ai nostra resta di nuovo il nulla. Stiamo messi davvero male – a prescindere dall’episodio molto, molto dubbio che poi ha deciso il risultato – in attesa di un nuovo avvicendamento in panchina, del mercato di riparazione e di segnali di vita da una società con l’encefalogramma piatto».
Di Enrico Scapaticci
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