Non sono mancati all’appuntamento – come annunciato nei giorni scorsi – sei detenuti, ai quali sono stati concessi dei permessi premio per l’occasione.
Nel corso della celebrazione, Monsignor Bellandi – come riporta anche il sito web salernotoday.it – ha spiegato ai fedeli: “La Chiesa ripropone il Giubileo con forza in un tempo segnato da grandi sfide e da forti tensioni sociali, non ultimo il dramma delle guerre che provocano morti, distruzioni, sentimenti di vendetta, popoli a rischio di sopravvivenza.
Tutto ciò sembra soffocare la possibilità stessa di sperare; il Giubileo, con il suo contenuto di conversione, perdono, cammino e misericordia, diventa una possibilità reale perché la luce della speranza possa nuovamente illuminare il futuro e ciò non in senso ingenuamente ottimistico”.
Poi ha voluto sottolineare: “È particolarmente significativo il fatto che questa solenne apertura del Giubileo avvenga nella domenica dedicata alla Santa Famiglia di Nazaret.
Gesù ha voluto nascere e crescere in una famiglia umana; ha avuto la Vergine Maria come mamma e Giuseppe che gli ha fatto da padre; essi l’hanno allevato ed educato con immenso amore”.
Commenta