E’ questa la “sola conclusione” che “con notevole dispiacere” ha dovuto trarre l’avvocato Luciano Provenza, Presidente del prestigioso Ente di alta formazione artistica e musicale presente in città, “dopo circa due anni di interlocuzione con l’amministrazione civica” senza alcun esito.
“E’ assurdo – ha aggiunto Provenza – che una struttura così prestigiosa, come l’Auditorium, i cui lavori sono terminati da quasi 8 anni, non sia stata ancora aperta al pubblico. Eppure sono stati spesi oltre 10 milioni di euro.
Da quando mi sono insediato ho preso contatti con gli amministratori dell’Ente comunale, proprietario della struttura e, nonostante via sia stato un chiaro ed inequivocabile atto d’indirizzo del Consiglio comunale all’unanimità circa la concessione dell’Auditorium al Conservatorio Martucci, i dirigenti di Palazzo di Città nicchiano.
Frattanto la struttura si deteriora sempre di più, in quanto non viene effettuata alcuna manutenzione aggravando i costi da sostenere per la ri-funzionalizzazione.
Diversi mesi addietro ho disposto una perizia tecnica per quantificare la spesa da sostenere, che ammontava a circa ottantamila euro, che il C.D.A del Martucci sarebbe stato, ed è ancora, disposto a caricarsi, pur di garantire agli studenti e a tutta la Comunità salernitana la possibilità di poter disporre di una struttura così prestigiosa.
Ciò nonostante non si riesce a comprendere per quale motivo misterioso si preferisce tenere chiuso l’Auditorium che giorno dopo giorno sta crollando, piuttosto che ragionevolmente affidarlo al Martucci.
E’ chiaro che se passa ancora tempo, i costi per farlo funzionare, aumentando vertiginosamente, non saranno più sostenibili neanche dal Conservatorio. Inoltre il Comune è ben consapevole che in caso di concessione gratuita al Conservatorio Martucci, i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria (circa centomila euro all’anno) saranno a carico del Conservatorio. Quindi si tratterebbe di una concessione gratuita che sotto l’aspetto del diritto amministrativo-contabile non fa una piega, anzi sarebbe una meritoria attività pubblica. In altre città d’Italia i Comuni o le Province non solo concedono l’Auditorium gratuitamente ai Conservatori, ma si caricano anche le spese di gestione”.
Presidente Provenza, quel è il bilancio del 2024?
“È stato un anno molto positivo. Il Conservatorio si è sempre più radicato nella nostra città, grazie al lavoro incessante del Direttore Fulvio Artiano. Abbiamo organizzato quasi cento eventi musicali a Salerno, utilizzando le più disparate location.
La partecipazione della cittadinanza è stata sempre più numerosa ed entusiastica. Centinaia e centinaia di persone hanno affollato la Chiesa di Sant’Anna al Porto, la Chiesa di San Giorgio, la Pinacoteca provinciale, Il Teatro Verdi, la Chiesa di Santa Apollonia, Palazzo Fruscione e tante altre sedi. Sono contentissimo dei Maestri e degli studenti del Martucci, che sotto la direzione di Fulvio Artiano, hanno offerto straordinarie esibizioni di ogni genere musicale: dal pop al jazz, dall’opera al Gospel e così via. Non ci siamo fatti mancare niente!”.
Il Conservatorio Martucci, dunque, gode di ottima salute?
“Sicuramente. Siamo per numero di iscritti tra i primi Conservatori in Italia. Registriamo la presenza di molti studenti stranieri ed i nostri ragazzi vanno all’estero con il progetto Erasmus. Inoltre abbiamo convenzioni e collaborazioni con Università e Teatri di Paesi esteri come l’Albania e l’Estonia solo per fare qualche esempio. Ogni anno, con notevole dispiacere, siamo costretti a non ammettere diversi studenti, che poi emigrano verso altri Conservatori.
E’ un peccato, ma purtroppo abbiamo spazi limitati e per questo motivo le nostre lezioni cominciano alle ore 8 di mattina per finire alle ore 20. Paradossalmente a Salerno vi sono diversi fabbricati pubblici dismessi, che per noi sarebbero preziosi”.
Tra qualche giorno arriva la Befana: cosa vorrebbe trovare nella calza del Conservatorio Martucci?
“Sarei felice se oltre alla concessione all’Auditorium, si riuscisse finalmente a trasformare in parcheggio un campetto di calcio abbandonato nel quartiere Canalone. Esiste un progetto, all’epoca portato avanti dall’ex assessore De Maio, che per superare la criticità derivante dai pericoli idrogeologici, aveva previsto la chiusura in caso di avverse previsioni metereologiche. Come già avviene per le scuole.
Questa soluzione potrebbe risolvere definitivamente il problema del parcheggio nel quartiere Canalone, in cui quotidianamente si vive una forte tensione tra i residenti e gli utenti del Conservatorio per accaparrarsi un posto auto”.
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