La nota dell’Abbac tende ad ottenere un chiarimento univoco degli enti per comprendere se, come si auspica, l’adempimento va effettuato solo all’Agenzia delle Entrate, nella modalità telematica e entro la scadenza del 30 giugno, o è ancora obbligatorio, come preteso da alcuni Comuni, un inoltro del rendiconto presso gli uffici comunali entro il 30 gennaio.
“Lo scorso anno fummo costretti, per la pretesa di alcuni Comuni, che si erano appellati ad una nota Ifel , a far inoltrare dai nostri associati un doppio invio, uno in forma cartacea ai Comuni entro la scadenza del 30 gennaio, e un altro in forma telematica entro il 30 giugno mediante l’apposita sezione dell’Agenzia delle Entrate – dichiara il presidente nazionale Abbac Agostino Ingenito – Un doppio ed inutile invio che rende complicata quella semplificazione tanto auspicata.
Ecco perchè abbiamo inviato una nota al Dipartimento delle Finanze, e in conoscenza all’Anci, al Ministero del Turismo ,perchè sia chiarita la competenza e soprattutto si risponda all’esigenza di semplificazione con il solo inoltro nelle modalità telematiche dell’Agenzia delle Entrate. Resta inoltre necessario prevedere una riforma concreta dell’imposta di soggiorno, largamente abusata dagli enti locali, per l’imposizione e le modalità di gestione delle risorse, utilizzate senza una chiara matrice di scopo. Ecco perchè insistiamo perchè il Ministero del Turismo si faccia carico con i parlamentari di ridiscutere l’attuale assetto dell’imposta e darne una chiara e precisa connotazione, tenuto conto che sul turismo già pesano altre tasse come quelle di sbarco- continua il presidente Agostino Ingenito – Che auspica collaborazione e sinergia anche con i Comuni per giungere presto ad un tavolo di coordinamento con le associazioni di categoria e gli enti delegati.
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