“Non sono qui per la storia, ma per la professionalità”
Breda ha sottolineato che il suo ritorno non è legato al passato glorioso, ma al riconoscimento della sua competenza:
“Non mi hanno scelto per quello che ho fatto qui, ma per il mio valore professionale. È quello che volevo. Non ho mai forzato il mio ritorno a Salerno, ma questa è una grandissima opportunità. La rosa non è da buttare; va rinforzata, ma anche valorizzata. Posso tirare fuori potenziale inespresso dai giocatori a disposizione.”
Mentalità, concretezza e l’importanza dell’Arechi
Breda ha parlato del ruolo fondamentale dell’ambiente salernitano, enfatizzando la necessità di riconquistare il pubblico:
“Conosco l’Arechi e so che se giochiamo in una certa maniera non avremo il dodicesimo uomo, ma il quindicesimo. Ho sempre lavorato in piazze calde e voglio trasmettere ai ragazzi la mia storia, fatta di promozioni nate da salvezze stentate. Il pubblico verrà dalla nostra parte se dimostreremo unità e carattere in campo.”
Tattica e flessibilità
Sul piano tattico, Breda si è mostrato aperto e adattabile:
“Non ho vincoli tattici. Negli anni ho usato moduli diversi, come il 4-3-1-2, il 3-5-2 e il 3-4-1-2. Saranno i giocatori a darmi le risposte. Con Delio Rossi ho imparato che servono codici precisi e alternative, ma l’importante è partire dalle caratteristiche dei calciatori. Voglio una squadra capace di dominare anche in fase di non possesso.”
Sull’esempio dell’Atalanta e il percorso da seguire
Breda ha richiamato l’Atalanta come esempio di crescita sostenibile:
“Il percorso dell’Atalanta non è stato pianificato vent’anni fa, ma costruito nel tempo. Anche noi dobbiamo costruire un percorso virtuoso, senza alibi o capri espiatori. Sta a noi dimostrare il nostro valore in campo.”
Sugli infortuni e la gestione della rosa
Sollecitato sul tema degli infortuni, l’allenatore ha commentato:
“I numeri mostrano una situazione anomala. La prevenzione è cruciale, e la nostra proposta di lavoro mira anche a questo. Ogni giocatore avrà un programma adatto alle sue caratteristiche.”
Amatucci e i giovani talenti
Un riferimento speciale è stato fatto al giovane centrocampista Amatucci:
“È un ragazzo straordinario, prima ancora che un calciatore forte. Voglio che ogni giocatore si senta un perno della squadra.”
Il ruolo di Verde e la duttilità dei giocatori
Breda ha elogiato la versatilità di Verde:
“Ha giocato in molte posizioni. Come con Diamanti in passato, voglio esaltare le sue qualità. In possesso, servirà elasticità; in non possesso, movimenti mirati.”
L’importanza del presente e il percorso futuro
Breda ha concluso con un invito a concentrarsi sul presente:
“Non guardo al passato né mi proietto al futuro. Mi interessa vivere il presente, lavorare con i ragazzi e dimostrare concretezza al club. Qui c’è tutto per fare un percorso importante, ma sappiamo che tra il dire e il fare ci sono ostacoli da affrontare con analisi, lavoro e dedizione.”
La nuova avventura di Breda a Salerno inizia con ambizione e fiducia, uniti alla consapevolezza delle sfide che il campionato di Serie B comporta.
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