Per questo il trainer granata ha chiesto al preparatore fisico Matarangolo di stilare una tabella di lavoro personalizzato per livellare (verso l’alto) la condizione del gruppo e per presentare in campo una squadra pimpante. Allo stesso tempo, col vice Melidona, mister Breda cercherà di capire come e dove intervenire per raddrizzare la rotta della squadra granata dal punto di vista tattico e degli interpreti.
Si ripartirà dalla difesa a tre e, alla luce dell’infortunio occorso a Bronn, serviranno innesti in questo reparto (si parla di Lochoshvili, georgiano della Cremonese), così come in mediana (Caligara del Sassuolo, ex Ascoli) e, soprattutto, in attacco (qui i nomi in ballo sono tanti, da Cerri a Tsadjout passando per Raimondo). La società ha rinnovato la propria fiducia in Sepe, ma potrebbe essere ingaggiato un dodicesimo in grado di innalzare la competizione nel ruolo.
In attesa dei rinforzi che il diesse Valentini dovrà essere bravo ad individuare ed ingaggiare con scaltrezza (anche qui siamo inevitabilmente in ritardo rispetto alla tabella di marcia dopo la rivoluzione di capodanno), Breda sta cercando di comprendere se qualche elemento della rosa non se la senta di indossare l’elmetto per lottare per l’obiettivo salvezza ed ha chiesto anche allo staff sanitario chiarimenti sui tempi di recupero degli atleti attualmente indisponibili (oltre a Bronn, sono in infermeria Tello e Verde).
Per mantenere la categoria serve l’apporto di tutti, almeno di tutti quelli che ci credono e che stanno bene (prima della fine dell’anno sono tornati abili ed arruolabili Reine-Adelaide e Torregrossa, chiamati a mettere le marce alte nella seconda parte di stagione). Se qualcuno volesse chiamarsi fuori, questo è il momento giusto per farlo. Non se ne sentirebbe la mancanza.
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