In estate è stato completamente chiuso con la scusa dell’incendio e da settembre è aperto solo pro forma nello stupore di quanti vi si recano trovando tutto nell’incuria e lasciato all’approssimazione.
Ai tempi in cui governavamo la Provincia di Salerno ne avevamo fatto un riferimento culturale per la Città Capoluogo e l’intero territorio provinciale addirittura erigendolo a sede di rappresentanza della Provincia tanto da riceverci anche il Presidente della Repubblica che ebbe la possibilità di ammirare le vestigia di una Grande storia simbolo dell’Identità salernitana.
Avevamo un Castello Arechi ed una Biblioteca Provinciale perfettamente efficienti e cuore pulsante di un sistema culturale di grande interesse per studenti ed operatori e venivamo definiti dai deluchiani nemici di Salerno, oggi che la gestione PD di una Provincia, anche decapitata da gravi vicende giudiziarie, ha distrutto tutto questo non sentiamo levarsi un fiato. Una narcosi istituzionale e sociale che non si può tollerare perché mortifica il passato, il presente e il futuro di Salerno».
E’ quanto a dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, parlamentare del collegio salernitano, prendendo spunto dal servizio-denuncia sui disagi per i visitatori del Castello di Arechi, sollevato da salernonotizie.it attraverso la segnalazione di una nostra lettrice.
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