Il programma, predisposto dal direttore artistico Daniel Oren in collaborazione con il segretario artistico Antonio Marzullo, prevede un’intrigante contaminazione di generi ed artisti per soddisfare i gusti variegati del pubblico. Musica d’Artista sta arricchendo il programma festivo ed invernale di Salerno completando l’esperienza delle Luci d’Artista e rendendo la città ancora più attraente.
Domani venerdì 10 gennaio ore 21.00 la sala del Teatro sarà inondata dalle note della colossale Sinfonia n. 9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125, anche nota come Corale, è l’ultima sinfonia di Ludwig van Beethoven, scritta fra il 1822 e il 1824. L’Orchestra e il Coro del Teatro eseguiranno una delle opere più note di tutto il repertorio classico che è considerata uno dei maggiori capolavori della storia della musica, anche in quanto simbolo universale di unità e fratellanza tra gli uomini, oltre ad essere ritenuta da molti musicologi il capolavoro di Beethoven. È stata inoltre per lungo tempo la maggiore composizione sinfonica con voci. Sul podio la bacchetta di Francesco Ivan Ciampa, in scena ci saranno le voci intense e profonde di Juliana Grigoryan, Dmitry Korchak, Elmina Hasan, Mikhail Petrenko.
Sabato 11 gennaio in scena Enzo Avitabile con il suo “Sacro Sud”, un nuovo progetto interamente acustico per il noto artista partenopeo. Si tratta di un viaggio interiore alla ricerca delle radici della spiritualità, un percorso immaginario da Nazareth a Napoli. Avitabile ripercorre alcuni motivi di S. Alfonso, attualizzandoli nei contesti sociali odierni, per giungere al Calvario ed alla Crocifissione di Cristo, mettendo in risalto i mali ed il dolore delle nostre città, dei tanti Sud e dei popoli sofferenti.
L’Orchestra Filarmonica di Benevento, domenica 12 gennaio, si esibirà in un emozionante omaggio a Lucio Dalla. Eclettico e visionario, Lucio Dalla è un pioniere che tinge la musica di linee melodiche eccentriche, suoni e rumori “concreti”, storie spiazzanti, interpretazioni vocali d’impronta jazzistica e cambi di registro; elementi che compongono un universo musicale avanti anni luce rispetto alla scena italiana a lui contemporanea.
Martedì 14 gennaio appuntamento in punta di piedi con La gioia di danzare. Nominata Étoile del Teatro Alla Scala nel 2023, Nicoletta Manni, insieme al marito e primo ballerino Timofej Andrijashenko, propone uno spettacolo inedito che contribuisce a diffondere al pubblico italiano la bellezza della grande danza.
In collaborazione con gli straordinari ballerini scaligeri intende condividere la sua gioia di danzare in una serata variegata e unica nel suo genere. Uno spettacolo originale, ricco di nuove proposte e collaborazioni artistiche di alto livello.
Giovedì 16 gennaio in scena “Penziere E Musica”. La voce dello spettacolo è quella di Giancarlo Giannini, attore dalla lunghissima carriera e delle esperienze recitative più diverse: cinema, televisione, doppiaggio e anche teatro. Il quartetto musicale è quello di Marco Zurzolo. Giancarlo Giannini porta in questo spettacolo la poesia, liriche, versi senza alcuna etichetta se non quella del sentimento, dell’amore, l’ammirazione e la dedizione alla donna. A staccare fra un poeta e l’altro c’è il sax di Marco Zurzolo. Sulla scena c’è un continuo passaggio di testimone fra Giannini e Zurzolo, si assiste quasi a una simpatica competizione fra il musicista e l’attore a chi riesce a trascinare il pubblico.
Al violino di Pavel Berman il compito di chiudere “Musica d’artista” il 22 gennaio.
Il grande violinista, premio Paganini a soli 17 anni, nome di grande e riconosciuta fama sarà protagonista di uno straordinario concerto, con un programma denso e variegato, insieme all’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno, diretta da Gaetano Lo Coco.
Il suono rotondo del violino di Berman dialogherà con l’orchestra sulle note della Sinfonia n. 9 di Antonín Dvořák, e su quelle del Concerto per violino e orchestra di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
La Sinfonia n. 9 in Mi minore di Antonín Dvořák, op. 95, nota anche col titolo di Sinfonia “Dal Nuovo Mondo”, è la nona e ultima sinfonia del compositore ceco. Fu pubblicata dall’autore come Sinfonia n. 5 perché le prime quattro sinfonie furono da lui non considerate e pubblicate postume. Il titolo si riferisce al Nuovo Mondo, ossia il continente americano, poiché fu composta negli Stati Uniti d’America.
Il Concerto per violino in re maggiore op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij è un capolavoro scritto nel 1878, questo concerto è un viaggio incantevole che esplora l’intera gamma delle capacità del violino che tesse una rete di melodie intricate, accompagnate da un lussureggiante accompagnamento orchestrale.
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