“Il recente manifesto diffuso dall’opposizione è un esempio lampante di mistificazione della realtà, utilizzato per prendersi meriti inesistenti e alimentare polemiche strumentali. È fondamentale chiarire che il procedimento sulle cinque aule del Liceo “Margherita Hack” era già stato archiviato al termine di un iter amministrativo regolare. Non c’è mai stata una “battaglia per la legalità” da parte loro, né alcuna vittoria da rivendicare. La nostra Amministrazione ha sempre operato con correttezza e responsabilità, dimostrando sensibilità verso i bisogni della scuola e dei giovani del nostro territorio. Da tempo siamo impegnati a lavorare per garantire agli studenti del Liceo “Margherita Hack” gli spazi necessari al loro percorso formativo. Proprio per questo, abbiamo già avviato un dialogo con la Provincia di Salerno, ente competente per l’edilizia scolastica, al fine di individuare soluzioni alternative e adeguate”. A dirlo è la Sindaca di Baronissi Anna Petta
“L’impegno concreto dell’Amministrazione non si ferma qui. Abbiamo recentemente approvato una delibera di indirizzo fondamentale per la mappatura dei luoghi sensibili sul territorio, che sarà la base per il nuovo regolamento sulle sale giochi. Con questa iniziativa, aggiorneremo un regolamento fermo al 2018, introducendo distanze minime di 250 metri dai luoghi sensibili e orari di apertura più restrittivi, per tutelare i cittadini e combattere fenomeni come la ludopatia. Questi sono i fatti, mentre l’opposizione si limita a utilizzare slogan e accuse sterili, alimentando polemiche strumentali che non giovano alla comunità. Noi preferiamo lavorare con trasparenza e responsabilità, guardando ai risultati concreti e alle soluzioni per il bene del territorio. La nostra priorità è il diritto allo studio e il benessere dei giovani, e continueremo a collaborare con la Provincia e con tutti gli enti coinvolti per affrontare le necessità delle scuole. Invitiamo l’opposizione ad abbandonare la propaganda e a contribuire con proposte costruttive, invece di alimentare divisioni con false narrazioni”-conclude Petta-.
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