Dal 2011, la Fondazione Angelo Vassallo chiede con insistenza un’indagine politica, che non è un’indagine giudiziaria, ma uno strumento indispensabile per far luce su responsabilità e connivenze di natura istituzionale. “È stato arrestato Franco Alfieri, presidente della provincia di Salerno, e ben 13 amministratori cilentani hanno preso posizione pubblicamente a suo favore, mettendolo nero su bianco. Allo stesso tempo, però, è stato ucciso un sindaco con la tessera del PD in tasca, e nessun amministratore ha avuto il coraggio di prendere una posizione chiara e netta. Non possiamo inoltre dimenticare le parole inquietanti dell’attuale sindaco di Pollica, Stefano Pisani, che si è chiesto: ‘Angelo non fu ucciso dalla camorra?’. Di quale camorra parla costui?”, afferma Dario Vassallo.
“Il tempo stringe, e la responsabilità politica del Partito Democratico è ormai inevitabile. La storia e i legami che emergono rischiano di travolgere il PD in una vicenda che potrebbe lasciare ferite profonde nella sua credibilità e nella fiducia dei cittadini. Ricordiamo che è necessario fare piena luce su tutti gli intrecci che hanno portato alla morte di Angelo Vassallo. È inaccettabile che personaggi coinvolti in vicende così oscure abbiano ricoperto e continuino a ricoprire ruoli di responsabilità politica e amministrativa. Il PD deve dimostrare di essere dalla parte della legalità e della giustizia, prendendo una posizione netta e assumendo provvedimenti chiari rispetto a questa vicenda. La memoria di Angelo Vassallo e il futuro del Cilento non possono essere offuscati da ombre di connivenza o ambiguità. Il Partito Democratico ha ora l’occasione di dimostrare coraggio politico e di allinearsi ai valori di trasparenza e giustizia per cui Angelo Vassallo ha dato la vita”. A dirlo è il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, Dario Vassallo.