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Disagi e proteste per la chiusura della filiale BCC a San Cipriano Picentino, contestati i vertici della banca

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Fonte foto: “L’Occhio”

La chiusura della filiale della Banca di Credito Cooperativo (BCC) Campania Centro di San Cipriano Picentino, avvenuta il 16 dicembre scorso, continua a sollevare forti polemiche. La decisione di sostituire lo sportello con un semplice bancomat ha creato malcontento tra i cittadini di San Cipriano, Castiglione del Genovesi e Giffoni Sei Casali, soprattutto tra gli anziani, costretti ora a percorrere strade impervie per raggiungere la sede di Campigliano, non adeguatamente potenziata per far fronte al maggiore afflusso di utenti.

Un incontro animato

Giovedì scorso, durante un incontro pubblico presso il Comune di San Cipriano, numerosi soci hanno contestato le scelte della banca. Camillo Catarozzo, presidente della BCC, ha giustificato la chiusura con la scarsa redditività della filiale, ma i cittadini ritengono che ciò sia il risultato di un progressivo depotenziamento dello sportello.

Le critiche si sono poi concentrate su alcune scelte immobiliari discutibili: a Campigliano, la banca ha venduto un locale di 250 mq per trasferirsi in uno spazio in affitto troppo piccolo; a San Cipriano, ha lasciato locali spaziosi e ben accessibili per un immobile inadeguato, con costi aggiuntivi per ripristinarne lo stato originario.

Disparità nelle regole per le liste

Altro punto di contestazione è la difficoltà nella presentazione di liste alternative per il Consiglio di Amministrazione. La BCC Campania Centro richiede la firma del 7% dei soci, circa 600 firme, un limite significativamente più alto rispetto ad altre BCC o alle elezioni comunali.

Riflessioni sulla governance

Le modalità di autenticazione delle firme sollevano ulteriori dubbi: mentre in altri contesti basta allegare un documento d’identità, qui l’autenticazione deve essere effettuata da notai o da figure designate dalla banca, alimentando sospetti sull’indipendenza del processo. La chiusura della filiale e le scelte gestionali della BCC rappresentano un nodo cruciale per la comunità, che ora si interroga sul futuro dei propri risparmi e sulla necessità di maggiore trasparenza e partecipazione nelle decisioni strategiche.

fonte L’Occhio di Salerno

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