Questa mattina la Salernitana si allenerà a porte chiuse sul prato dello stadio Arechi, l’unico allenamento concesso sul terreno di gioco che, per esigenze di manutenzione, va utilizzato con parsimonia. Sabato pomeriggio, però, il “Principe degli Stadi” dovrà trasformarsi in un’autentica bolgia, con il pubblico granata chiamato a sostenere la squadra in una partita fondamentale contro la Reggiana.
La società, guidata dal presidente Danilo Iervolino, ha scelto di ribassare i prezzi dei biglietti per incentivare l’affluenza e far sentire il calore del tifo. I numeri sembrano rispondere: fino a ieri sera erano stati venduti 3.200 biglietti, che si aggiungono ai quasi 5.000 abbonati, superando così il minimo stagionale registrato nella sfida contro il Sassuolo, con appena 7.463 spettatori presenti.
In vista della gara, il tecnico Breda sembra orientato a confermare il modulo 3-4-1-2, che in fase difensiva si trasforma in un 5-3-2. Tra i pali ci sarà Sepe, mentre in difesa potrebbe esordire dal primo minuto Guasone, in ballottaggio con Ruggeri e Bronn, accanto ai confermati Ferrari e Lochoshvili.
Sulle fasce, Stojanovic sarà titolare, mentre a sinistra il dubbio è tra Njoh e Corazza. Al centro del campo, Amatucci dovrebbe essere affiancato da Soriano, a meno che Breda non decida di lanciare subito l’ultimo arrivato, Fabrizio Caligara. Reine-Adelaide sarà libero di avanzare a supporto della coppia d’attacco formata da Cerri e Raimondo, con Verde che proverà fino all’ultimo a strappare una maglia da titolare.
La squadra dovrà fare a meno di Gentile, ancora in recupero da un problema muscolare, e di Andres Tello, squalificato per cinque giornate e multato dal club secondo il regolamento interno. Un’assenza che pesa, ma Breda spera di trovare in Caligara il rinforzo necessario per il centrocampo.
Ora la palla passa alla squadra e ai tifosi: l’obiettivo è lasciare l’ultimo posto in classifica e rilanciare una stagione che si preannuncia ancora lunga e difficile.
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