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Prolungamento metro Salerno, il Tar dà torto a RFI per occupazione aree per i lavori

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Nell’ambito dei lavori di prolungamento della metropolitana di Salerno (fino all’aeroporto), RFI aveva disposto l’occupazione temporanea di aree per l’esecuzione dei lavori.

Si tratta di aree molto importanti perché interessano le imprese (alcune anche rilevanti) insediate nella zona industriale di Salerno, nella fascia a ridosso dell’attuale linea ferroviaria, dalla stazione Arechi in poi.

Alcune di queste imprese, insediate in un condominio industriale, sarebbero state destinate a chiudere fino alla fine della occupazione temporanea (disposta per ben tre anni).

Parliamo di società con fatturati di milioni di euro e decine di dipendenti assunti, che per tre anni avrebbero dovuto soggiacere alle iniziative di RFI (che in qualsiasi momento avrebbe potuto occupare zone rilevanti della proprietà, impedendo l’esercizio dell’attività, e mantenere l’occupazione per tutto il tempo che avrebbe voluto, fino ad un massimo di tre anni), di fatto paralizzando la propria attività di impresa.

Per questo si sono viste costrette a proporre ricorso al Tar di Salerno, .sezione II , che con sentenza n. 128/2025 ha accolto il ricorso, annullando l’ordinanza nei soli confronti di chi aveva proposto l’impugnazione.

Ha infatti ritenuto che RFI non avesse tenuto in debita considerazione gli interessi che andava a pregiudicare (soprattutto in termini di livelli occupazionali), e che deve valutare come fare (se possibile) per limitare quanto più possibile i danni.

Ovviamente l’auspicio è che questo piccolo incidente di percorso non pregiudichi l’opera pubblica, però è essenziale che i lavori si integrino nel tessuto produttivo ed occupazionale (almeno per quanto possibile) e lo tutelino per quanto possibile.

Ora la prosecuzione dei lavori, quantomeno nello spazio di proprietà dei ricorrenti, dipende anche dalla capacità di RFI di prestare attenzione alle istanze dei privati.

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