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Contatti telefonici Alfieri dal carcere con l’esterno: Procura Salerno conferma indagine

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È in corso un’indagine da parte della Procura di Salerno su presunti contatti avvenuti tra Franco Alfieri, presidente della Provincia e sindaco di Capaccio Paestum, e l’esterno durante il periodo in cui era detenuto nel carcere di Fuorni. L’indagine riguarda l’accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, con particolare riferimento all’articolo 391 ter del codice penale, che punisce con pene da uno a quattro anni chi fornisce un telefono o altro dispositivo a un detenuto, consentendo così comunicazioni illecite. La questione è coperta da segreto istruttorio, e il procedimento è iscritto a modello 21, che prevede l’indagine su persone già note.

Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha risposto a un’interrogazione presentata dal senatore Antonio Iannone (Fratelli d’Italia) confermando che, subito dopo la diffusione della notizia, il Comandante della Casa circondariale di Salerno aveva disposto una perquisizione ordinaria nella sezione di transito, videosorvegliata, dove Alfieri era stato collocato durante la sua detenzione. Non sono stati riscontrati dispositivi telefonici o comportamenti sospetti, e quindi non sono state intraprese ulteriori azioni.

Inoltre, si è appreso che, fino alla scarcerazione di Alfieri disposta dal Tribunale per il Riesame, non sono stati presi provvedimenti limitativi dei suoi contatti all’interno del carcere. Non sono emersi, al momento, elementi che possano compromettere le indagini in corso. Anche se, secondo Nordio, risultano in servizio due agenti di polizia penitenziaria, entrambi consiglieri comunali, ma non sono stati rilevati comportamenti anomali legati a questi fatti.

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