I giudici hanno riconosciuto tutte le aggravanti.
Accolta in pieno la richiesta della Procura.
“Giustizia è fatta. Non ce la riporterà indietro, ma nella giustizia abbiamo sempre creduto”, scrive sui social l’associazione Anna Borsa, fondata dal fratello Vincenzo per onorare il ricordo di sua sorella e per promuovere l’impegno contro la violenza sulle donne. “L’assassino di Anna è stato condannato alla pena dell’ergastolo. La Corte ha riconosciuto tutte le aggravanti, inclusa la premeditazione. Un sentito e doveroso ringraziamento da parte della famiglia Borsa ai legali e a tutti coloro che si sono adoperati per raggiungere questo risultato”.