«Quando hanno pronunciato la parola “ergastolo” ho sentito una sorta di liberazione. Non ho pianto, non ho detto nulla, ho solo pensato ai miei genitori, al dolore che vivono ogni giorno.
È una ferita che non si può spiegare: vedere i loro occhi pieni di lacrime senza poter fare niente. Dal primo marzo 2022 mi sono promesso che avrei lottato per dare giustizia ad Anna, e non ho mancato di prendere parte nemmeno ad un’udienza.
Ho continuato a lottare, a sostenere i miei avvocati, con l’unico obiettivo di ottenere giustizia per Anna. Lei non tornerà indietro, ma spero che questo possa salvare altre donne, che possa essere un monito per fermare una volta per tutte queste violenze».
E’ stato questo il primo commento, con la voce ritta dall’emozione – come riporta il quotidiano “Il mattino” oggi in edicola – da Vincenzo Borsa, fratello di Anna,, dopo la lettura della sentenza dei giudici della Corte d’Assise di Salerno che che hanno inflitto il carcere a vita ad Alfredo Erra, l’assassino della 30enne parrucchiera salernitana, assassinata dall’ex fidanzato, mentre lavorava nel negozio a Pontecagnano, nel marzo del 2022.
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