Oggi la commissione Aree interne ha promosso in Consiglio regionale un’audizione per sostenere, nei comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, la nascita delle Comunità energetiche. Ci sono grandi opportunità per la realizzazione di questi strumenti virtuosi nei territori marginali ed è nostro compito istituzionale cercare di diffonderne il più possibile la conoscenza tra gli amministratori locali e i cittadini. A livello regionale, a settembre 2022 sono state programmate risorse per promuovere la costituzione di Comunità energetiche rinnovabili e solidali, individuando quali soggetti promotori i comuni campani con meno di 5 mila abitanti. La dotazione finanziaria iniziale, pari a un milione di euro è stata ulteriormente incrementata a dicembre 2022 di un milione e duecento mila euro. Tuttavia, a novembre scorso, alla scadenza della prima proroga, risultava che circa l’85% dei 250 comuni beneficiari non aveva ancora ottemperato all’iter procedurale per la costituzione delle Comunità energetiche. Una situazione che rischiava di pregiudicare l’efficacia di un progetto di grande valore, che per le amministrazioni comunali rappresenta un’occasione irrinunciabile. Pertanto, insieme al collega Luigi Cirillo abbiamo ottenuto un’ulteriore proroga fino a maggio 2025 per consentire ai comuni beneficiari di completare il percorso amministrativo e tecnico previsto dall’Avviso”. Dichiara il presidente della commissione Aree interne Michele Cammarano a margine dell’audizione.
“L’audizione è servita a supportare i comuni in questo iter e ad assicurare il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le comunità energetiche rappresentano un’opportunità straordinaria per ridurre le disuguaglianze territoriali e fornire un contributo decisivo nell’ottica della coesione sociale e del contrasto allo spopolamento. Siamo felici di aver riscontrato un coinvolgimento trasversale da parte dei consiglieri regionali presenti e confidiamo che si possa istituire presto un tavolo tecnico su questo tema, al fine di sostenere, concretamente, le comunità delle aree interne”.
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