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Tassi in calo e importi più elevati: perché scegliere un prestito online

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La fine del 2024 ha visto il mercato dei prestiti personali in Italia mostrare segnali positivi, con una crescita moderata delle richieste e una stabilizzazione dei tassi di interesse. Grazie all’azione della Banca Centrale Europea (BCE) che ha allentato la stretta sui tassi, il contesto finanziario è diventato favorevole per i consumatori, con costi più accessibili e una maggiore disponibilità da parte delle banche ad accogliere le richieste delle famiglie.

Vediamo allora le nuove tendenze dei prestiti nei dati rilevati dall’Osservatorio di PrestitiOnline.it relativi al quarto trimestre dell’anno appena concluso.

Il successo dei prestiti online

La crescita nel comparto finanziario dei prestiti personali è alimentata in maniera crescente dalla formula del prestito online. Le piattaforme digitali hanno guadagnato popolarità, permettendo ai consumatori di confrontare facilmente le offerte e di ottenere prestiti in tempi rapidi e con minori burocrazie. Le offerte online presentano in media tassi più competitivi, diventando il canale principalmente utilizzato ormai da un pubblico anche maturo, che ha scoperto la comodità di aprire un finanziamento in tempi sempre più stretti e con vantaggi economici importanti rispetto alle condizioni mediamente praticate in filiale.

Se poi torniamo ai dati rilevati dall’Osservatorio PrestitiOnline.it, ritroviamo un gap importante tra i tassi medi di mercato dei prestiti (10,94%) e il tasso medio dei prestiti online (9,20%). Nel quarto trimestre del 2024 il miglior tasso delle pratiche erogate sul portale di comparazione è pari al 7,17%, con un risparmio importante per chi cerca una soluzione di prestito sostenibile.

Tassi di interesse in calo

Nel corso del 2024, il miglior tasso di interesse delle pratiche erogate su PrestitiOnline.it ha registrato una importante discesa, con un valore rilevato del Taeg (Tasso Annuo Effettivo Globale) medio del 7,17% rispetto al 7,64% dell’anno precedente. Ricordiamo che il Taeg di un prestito personale è il parametro principale per determinarne il costo complessivo, poiché include non solo il tasso di interesse nominale ma anche le spese accessorie, come quelle per la gestione del prestito.

Riguardo alle principali finalità rilevate dalle statistiche dell’Osservatorio Prestiti, il 30,1% delle richieste sono state per ottenere liquidità, mentre il 21% ha riguardato prestiti per l’acquisto di auto usate. Le richieste di prestito per consolidamento, utili per accorpare più posizioni debitorie aperte presso un’unica banca, sono cresciute di 2 punti percentuali in tre mesi, arrivando a coprire il 17,9% del totale domandato.

Crescono importi e durate

Nel quarto trimestre del 2024 cresce, anche sensibilmente, l’importo medio richiesto di quasi tutte le finalità di prestito. È il consolidamento che registra gli importi più elevati (20.300 euro), seguito dall’auto nuova o a km zero (16.600 euro) e dalla ristrutturazione (15.400 euro). La media registrata dell’importo delle richieste pervenute al portale è di 12.200 euro, in aumento rispetto ai 10.900 euro del trimestre precedente.

Cresce anche la durata media dei prestiti, da 5,1 anni a 5,4 anni nel quarto trimestre 2024. A registrare le durate più alte sono ancora le tre finalità che richiedono importi più elevati; consolidamento (7,2 anni), ristrutturazione (5,9 anni) e auto nuova o a km zero (5,7 anni).

Le differenze regionali

Le richieste di prestiti personali non sono uniformi su tutto il territorio nazionale. Le regioni del nord Italia (48,6%), continuano a registrare la maggiore domanda, seguite dalle regioni del Sud e delle Isole (29,6%). Chiude il centro Italia con il dato più basso nel quarto trimestre (21,7%).

È in Sardegna che si registrano gli importi richiesti più elevati: 12.284 euro contro i 10.441 euro del Molise, l’importo più basso.

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