Giovedì scorso 31 ottobre si è tenuta ad Atena Lucana l’intitolazione del Parco giochi di Viale Kennedy dedicato a Don Peppe Diana, il parroco ucciso dalla camorra per il suo attivismo anticamorra, nel marzo del 1994 mentre si accingeva a celebrare la Messa nella Chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe.
Per l’occasione erano presenti i bambini della Scuola dell’infanzia di Atena Lucana che hanno colorato la giornata con cartelli riportanti le frasi più famose di Don Peppe Diana nella sua battaglia alla violenza e alla camorra. Presenti all’intitolazione il Sindaco di Atena, Luigi Vertucci, Riccardo Christian Falcone e Anna Garofalo referenti del Coordinamento provinciale di Libera di Salerno, Don Michele Casale, parroco e referente di Libera di Atena Lucana.
Ma il Sindaco di Atena ha voluto che per l’occasione fosse presente soprattutto Monsignor Angelo Spinillo che all’epoca dell’omicidio di Don Giuseppe Diana era parroco proprio ad Atena Lucana. Monsignor Angelo Spinillo è oggi Vescovo di Aversa, la diocesi in cui ricade proprio il comune di Casal di Principe. Una coincidenza che Don Angelo, così come lo ricordati tutti i cittadini del Vallo di Diano, ha voluto sottolineare nel suo intervento: “Quando 30 anni fa ci raggiunse la notizia dell’uccisione di questo sacerdote qui ad Atena, non avrei mai immaginato come la mia vita si potesse nel futuro intrecciare con quella di Don Peppe, diventando il Vescovo di Aversa. È stato il segno di una chiamata”.
Monsignor Spinillo ha sottolineato il momento di reazione e conversione che indusse Don Peppe Diana nella sua lotta alla camorra e ha tenuto a evidenziare come l’impegno che oggi Don Peppe Diana lascia alle nuove generazioni è quello di avere fiducia nel fatto che da cittadini di piccoli centri come Atena Lucana, “possiamo fare una storia migliore con intelligenza e volontà”.
La scelta di intitolare il Parco Giochi a Don Peppe è stata voluta fortemente dall’amministrazione comunale per ribadire i concetti di legalità, di coraggio e di perseveranza nella lotta alla criminalità, in un luogo frequentato da bambine e bambini, luogo simbolico per la generazione che costruirà il domani.
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