Secondo la denuncia, dopo un quarto d’ora, il padre avrebbe avuto la comunicazione che tutto fosse andato per il verso giusto. Sarebbero poi trascorsi altri 15 minuti, quando un’ostetrica avrebbe chiesto al genitore se avesse voluto vedere finalmente le figlie. Lo stesso, nel mentre, avrebbe poi appreso di un’altra circostanza: che una delle due figlie era morta. La causa fu addebitata inizialmente al cordone ombelicale che sarebbe risultato essere attorcigliato e pieno di nodi, tanto da impedire la trasmissione di sangue ed ossigeno ad uno dei due feti.
Secondo le indagini condotte dal procuratore Amedeo Sessa e le perizie mediche non è stata riscontrata alcuna colpa medica, furono coinvolti nel caso tre ginecologi in servizio all’ospedale Umberto I.
Lo scrive il quotidiano Il Mattino nella sua edizione on line
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