La donna svolgeva di tanto in tanto servizi domestici presso la zia dell’imputato. Per due volte, in due giorni differenti, l’uomo avrebbe tentato di baciarla con forza, nonostante la sua resistenza. La vittima raccontò tutto alla zia dell’uomo e ad una nipote. La storia si consumò in un contesto familiare complicato.Il tentativo di baciare la donna fu giustificato dall’uomo come un «semplice saluto». I carabinieri raccolsero testimonianze discordanti. Alla fine è prevalsa la tesi della donna con l’uomo che è stato condannato in primo grado come scrive Il Mattino oggi in edicola.
mi fa paura questa giustizia.. per un “tentativo di bacio” 15 mesi di carcere.. mentre sappiamo tutti che ci sono zingari, ladri, truffatori e rapinatori in ville, che vengono arrestati e condannati a nulla.. e che le ff.oo. si ritrovano tra i piedi il giorno dopo, nonostante l’arresto in flagranza del giorno prima..
poi qui si parla pure di varie testimonianze discordanti.. e nonostante questo la colpa ricade sull’uomo e addirittura con 15 mesi, che non si danno neppure per reati ben più gravi di “due tentati baci” (per quanto sia una cosa sgradevole e fastidiosa, se vera)