Nella guida ne sono censite poco meno di 300, sulle circa 37mila gelaterie presenti in Italia, che fanno della qualità e dell’artigianalità la loro bussola. Gli ispettori del Gambero Rosso hanno assaggiato e dato i voti: da uno a tre coni a seconda del grado di bontà.
Con alcuni punti fermi: nessuna deroga sulla materia prima, a cominciare dal latte, rispetto del territorio e della stagionalità per un prodotto che sia sano oltre che buono.
In Campania i tre coni, il massino riconoscimento, a due sole gelaterie: Cremeria Gabriele -di Vico Equense (Napoli) e Di Matteo di Torchiara (Salerno).
Due coni per Angelo Napoli e Kriò Gelatocaffè di Salerno, Crivella di Sapri, Citrus di Battipaglia, Il Museo di Paestum, e la gelateria dell’antica Pasticceria Pansa di Amalfi, unica rappresentante della Costa d’Amalfi, che vanta un’accurata selezione di ingredienti certificati provenienti dalle zone d’origine.
Il cioccolato è quello del Madagascar le nocciole IGP delle Langhe, una delle varietà italiane più pregiate che ben si presta a questo tipo di produzione.
I pezzi forti sono la crema della Nonna Adriana (doveroso cammeo all’adorata nonna materna) e il sorbetto al limone realizzato esclusivamente con i limoni IGP della tenuta agricola di famiglia, Villa Paradiso.
Da non perdere il gelato al pistacchio di Bronte e i sorbetti al limone, albicocche del Vesuvio e fragoline di bosco del Parco nazionale del Cilento, prodotti nel pieno rispetto della stagionalità della frutta.
Fonte IlVescovado.it
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