A nome mio personale e di tutto il Parlamento della Legalità Internazionale esprimo affetto, vicinanza e stima verso il sindaco del Comune di Eboli, l’amico Massimo Cariello per il gesto intimidatorio ricevuto da chi ha appiccato il fuoco alla sua vettura la notte scorsa creando panico e non poche preoccupazioni sia al sindaco che agli abitanti della zona. Gesti simili si commentano da soli poichè mettono in evidenza la paura e la solitudine di chi tenta invano di bloccare un cammino culturale di rinascita già avviato da questo sindaco e dal suo staff di validi collaboratori. E’impensabile come ancora si cerchi di agire nel buio dell’orrore e della meschinità quando invece una comunità meravigliosa e valida come quella di Eboli sta camminando su un sentiero di sviluppo, di legalità a partire proprio dai giovani. Ricordo ancora con commozione gli incontri sul tema della legalità vissuti in carcere con i detenuti e poi con i giovani delle scuole. Momenti di confronto, di crescita, di impegno collettivo alla luce di chi ha pagato con la vita una autentica cultura di riscatto da ogni forma di violenza e intimidazione. Al carissimo sindaco e amico Massimo Cariello il nostro apprezzamento per il suo operato e mentre facciamo quadrato intorno a lui invitiamo fraternamente chi agisce nell’odio, nel buio e nell’illegalità ad abbassare le armi dell’ignoranza e del rancore e dare spazio anche nel suo cuore a quei sentimenti di bene e di serenità che una sana comunità cittadina come quella di Eboli desidera. La violenza e le intimidazioni non portano a nulla . Fanno più male alla coscienza di chi le compie che di chi le riceve. Presto verremo a Eboli per abbracciare le speranze degli onesti e i sogni dei giovani, e vorremmo che quel giorno non molto lontano chi ha commesso tale gesto vile e disumano si converta al bene e sappia chiedere “scusa ” al sindaco e a tutta la città di Eboli…lo faccia per i giovani di questa città. lo faccia per chi crede che nessuna notte sarà cosi lunga da impedire al giorno di ritornare.
Prof. Nicolò Mannino
Presidente
“Parlamento della Legalità Internazionale”
Commenta