Il Consiglio ha, invece, respinto la Mozione ad iniziativa del capogruppo di FdI Alberico Gambino, per l’ampliamento delle funzioni del Corecom alla conciliazione stragiudiziale nel settore dell’energia elettrica e del gas (la mozione ha ricevuto il voto favorevole del centrodestra e l’astensione del M5S). Sul tema sono intervenute le consigliere di FI Flora Beneduce e Maria Grazia Di Scala per sostenere l’importanza dell’ampliamento delle funzioni del Corecom per andare incontro alle esigenze dei consumatori e per deflazionare il contenzioso.
Il Consiglio ha anche discusso la Mozione ad iniziativa della capogruppo Valeria Ciarambino e dei componenti del gruppo del M5S Luigi Cirillo, Maria Muscarà e Gennaro Saiello, per la riapertura del pronto soccorso del Presidio ospedaliero “Cav. Apicella” di Pollena Trocchia, che è stata illustrata dalla capogruppo Ciarambino la quale ha sottolineato che “i recenti accadimenti accaduti presso l’ospedale di Nola suggeriscono di mettere in campo una strategia di emergenza che consenta ai cittadini di essere garantiti nell’inalienabile diritto alla salute anche attraverso la riapertura del pronto soccorso di Pollena non soltanto in via temporanea ma in modo permanente”.
Sul tema è intervenuta la consigliera Loredana Raia (Pd) che ha sollecitato “maggiore serietà anche nello scrivere una mozione perché, se la sanità è commissariata, è chiaro che non è competenza del presidente della Giunta riaprire un pronto soccorso. Inoltre, come Pd, siamo più andati al presidio ospedaliero di Pollena per renderci conto delle difficoltà e delle possibilità tenuto conto di quanto previsto dal piano ospedaliero che non prevede il pronto soccorso all’ospedale Apicella. Abbiamo capito che l’Asl Na 3 ha in animo di potenziare il presidio ospedaliero di Pollena affinchè sia funzionale, non solo per decongestionare l’ospedale di Nola, ma anche per potenziare i reparti già esistenti, ma soprattutto quelli di anestesia e cardiologia se si vuole dare ai cittadini che si rivolgono a quell’ospedale un efficace soccorso. Quindi la problematica va affrontata in modo serio e completo”.
La consigliera Maria Ricchiuti (Udc) ha, invece, chiesto la verifica del numero legale, “tenuto conto dell’importanza della problematica trattata”, sostenuta dal consigliere Franco Moxedano (Idv). Essendo superato l’orario di conclusione previsto per la seduta, il Consiglio ha, quindi, votato sulla proposta del vice presidente Russo di proseguire comunque i lavori, ma l’esito della votazione, dalla quale sono risultati 14 presenti, ha determinato lo scioglimento della seduta.
e quale sarebbe il problema? è normale! è una società privata!
E non solo, hanno pure distrutto il trasporto pubblico locale, in tutta Italia. E pensare che avevamo (in teoria abbiamo) la rete migliore e più capillare del mondo.. ogni paesello aveva la sua stazioncina.
Questo serve da monito per i sostenitori delle privatizzazioni dei servizi pubblici essenziali non in concorrenza.