Cosa, anche questa, non semplice, ma che si è riusciti ad ottenere grazie alla enorme professionalità e dolcezza dei medici anestesisti. Il bambino ha subito sedici trattamenti al termine dei quali il piccolo degente si è totalmente inserito nell’ambiente: cercava lo sguardo del medico, andava in braccio a lui e al personale infermieristico e si lasciava portare nella sala terapia per la sedazione con la massima tranquillità lasciando la mamma in sala d’attesa, cosa impossibile nelle prime sedute.
Questo risultato eccezionale si è potuto ottenere grazie all’enorme sinergia che si è creata nel reparto di radioterapia pediatrica in cui tutte le forze professionali interessate sono state tese al fine di aiutare un bambino con difficoltà colpito da una brutto male. La Radioterapia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno è attualmente punto di riferimento per l’Ospedale Santobono Pausillipon di Napoli e offre cure, mediamente, per trenta bambini ogni anno, ma le cifre, purtroppo, sono destinate ad aumentare.
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