“La sicurezza internet della Farnesina è stata affidata anche a una multinazionale fondata in Russia e finita già al centro di altre oscure vicende internazionali”, scrive il quotidiano, sottolineando che “a spaventare non è soltanto la mole di dati che sarebbero stati come si dice in gergo ‘esfiltrati’, ma le modalità e gli strumenti utilizzati dal governo italiano per difendersi dagli attacchi informatici”.
“I responsabili dell’ultimo raid informatico che ha preso di mira la Farnesina – aggiunge Il Mattino – sarebbero gli hacker del temutissimo gruppo russo denominato ‘Apt 28’, poi evolutosi in un’ulteriore sigla ‘Apt 29’.
Il team di pirati informatici già nel 2014 sarebbe riuscito a impossessarsi di informazioni sensibili penetrando nei sistemi informatici del ministero della Difesa. Gli ‘Apt 28/29’ nel corso degli anni sarebbero riusciti a prelevare informazioni dai cervelloni della Nato e, solo pochi giorni fa, avrebbero fatto breccia nei sistemi informatici dell’intelligence norvegese.
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